In Vietnam, sono praticate due tipi di medicina tradizionale (TM): thuoc nam, medicina del sud, e tuoc bac, medicina del nord, ed entrambe si basano largamente su farmaci vegetali usati da diversi gruppi etnici Vietnamiti. Questa rassegna presenta informazioni di recente pubblicazione da varie banche dati che riguardano la TM, soprattutto i farmaci vegetali, e la sua integrazione con pratiche mediche occidentali fuori e dentro il Vietnam. Per prima cosa discuteremo l’integrazione dei concetti tradizionale e moderno di salute degli immigrati Vietnamiti che vivono fuori dal Vietnam. Quindi, descriveremo l’educazione alla salute di nativi ed emigrati e le pratiche degli studenti di farmacia, di operatori della salute, e di cittadini che vivono in Vietnam. Infine, riporteremo le recenti validazioni biologiche di piante medicinali e di terapie non vegetali che emergono dalla TM ed loro loro usi attuali e potenziali identificati attraverso approcci Occidentali. Il principale esempio descritto coinvolge l’utilizzazione dell’albero Artocarpus tonkinensis da parte della minoranza etnica dei Hmong Neri nel nord del Vietnam, che usano il decotto delle sue foglie per trattare l’artrite ed il mal di schiena senza apparenti effetti avversi. La nostra rassegna completa enfatizza che, nonostante il Vietnam abbia una collezione molto ricca di pratiche di TM (particolarmente l’uso di farmaci vegetali), queste terapie dovrebbero essere validate biologicamente e clinicamente con metodi occidentali moderni per una ottimale integrazione della medicina Occidentale e Tradizionale nella popolazione globale.
La medicina tradizionale (TM) si riferisce alle conoscenze, competenze, e pratiche basate su teorie, credenze ed esperienze di una cultura indigena usate per mantenere la salute e prevenire, diagnosticare, o trattare le malattie fisiche e mentali. La TM raccoglie diverse terapie e pratiche che variano per paese e regione, ed includono farmaci composti da erbe, estratti animali, e/o minerali. Inoltre, la TM impiega trattamenti non farmacologici, come l’agopuntura, terapie manuali, e pratiche spirituali.
In Vietnam coesistono due tipi di TM. Il primo, thuoc nam (“medicina del sud”), è la medicina tradizionale Vietnamita (VTM) indigena ed è basata largamente su conoscenze popolari vegetali. Durante il dominio Cinese in Vietnam, i medici Cinesi hanno introdotto il secondo tipo di TM, la medicina tradizionale Cinese (TMC), adesso chiamata thuoc bac (“medicina del nord”). Durante i periodi Song, Jin, e Yuan sono avvenuti numerosi scambi medici tra Cina e Vietnam, e questo ha portato alla integrazione di erbe, spezie, e profumi sia nella pratica Cinese che in quella Vietnamita. Per esempio, in Cina vicino al confine con il Vietnam, le persone adesso masticano comunemente Betel, il cui uso è stato registrato nei testi medici Cinesi. Al contrario, lo studioso e monaco Buddista, il fondatore della VTM, ha promosso l’applicazione nazionale della tuoc nam in Vietnam. L’eredità letteraria di Tue Tinh consiste di un corpus completo di conoscenze Vietnamite della teoria e della pratica clinica della TM (materia medica). Raccolto in undici volumi, un lavoro descrive più di 630 rimedi di origine vegetale, animale, e/o minerale, di cui più di 500 sono esclusivamente Vietnamiti. I due lavori meglio conosciuti di Tue Tinh sono ancora considerati come i testi fondamentali della VTM e della farmacologia correlata: Nam Duoc Than Hieu (La miracolosa efficacia delle medicine del sud) e Thap Tam Phuong Gia Giam (le tredici formule classiche modificate per le combinazioni tradizionali di farmaci).
Nonostante la TM sia una pratica Vietnamita di primo piano, esiste un interesse crescente in altre forme di medicina complementare ed alternativa (CAM). Una rilevazione che valutava le conoscenze, le abitudini, e le pratiche delle terapie CAM di 312 medici negli ospedali di medicina orientale Vietnamita ha suggerito che la medicina vegetale Orientale e l’agopuntura erano usati più frequentemente della medicina popolare Vietnamita. In generale, i medici impiegavano un largo spettro di metodi CAM, soprattutto la chiropratica, gli integratori alimentari, e la terapia dietetica, così come molti approcci medici Occidentali, nella loro pratica quotidiana.
L’interesse nella TM continua a prosperare sia in paesi in via di sviluppo che in Occidente, dal momento che i vari paesi vogliono sfruttare questi rimedi “naturali” per migliorare i terapeutici con bassa tossicità. Qui, riassumiamo recenti scoperte biologicamente validate che riguardano l’efficacia dei farmaci della TM e delle terapie correlate usate in Vietnam per facilitare il successo dell’integrazione della medicina tradizionale con quella Occidentale.
Abbiamo analizzato e riassunto articoli pubblicati negli ultimi 5 anni con i termini “Vietnam” e “Medicina tradizionale” nei loro titoli e/o nei riassunti per generare una visione completa della TM nelle popolazioni Vietnamite. All’inizio, descriviamo l’effetto degli immigrati Vietnamiti sulla TM nei paesi sviluppati. Quindi ci focalizzeremo su problemi correlati alla TM all’interno del Vietnam, inclusi l’istruzione sanitaria sulla TM degli studenti, medici e cittadini Vietnamiti, e sull’influenza delle pratiche mediche Occidentali importate in Vietnam. Riporteremo anche studi biologicamente validati su farmaci vegetali e non vegetali della TM, ponendo una particolare attenzione agli studi etnofarmacologici sull’Artocarpus tonkinensis, un albero del Vietnam del nord usato dalla minoranza etnica dei Hmong per trattare l’artrite ed il mal di schiena (figura 1).
Figura 1: Schema dello scopo della rassegna. In questa rassegna, abbiamo considerato articoli correlati alla VTM fuori e dentro il Vietnam, inclusa l’influenza della immigrazione Vietnamita sulla integrazione della VTM in altri paesi e sullo stato dell’istruzione e della salute pubblica, della validazione biologica delle medicine vegetali, dell’uso dell’Artocarpus tonkinensis, e delle medicine tradizionali non vegetali all’interno del Vietnam.
Al di fuori del Vietnam: Integrazione tra la medicina tradizionale e quella Occidentale da parte degli immigrati Vietnamiti in paesi sviluppati.
L’interesse delle pratiche di TM e di CAM sta aumentando anche nei paesi sviluppati. Negli Stati Uniti, il 38,3% degli adulti e l’11,8% dei bambini hanno usato qualche forma di CAM, e molti medici in Europa e Nord America hanno indirizzato i loro pazienti verso l’agopuntura (43%), la chiropratica (40%), e/o terapia con massaggi (21%). A causa del crescente uso della TM e CAM nei paesi Occidentali, abbiamo considerato come gli immigrati Vietnamiti si orientano nel sistema sanitario Occidentale e se loro integrano le pratiche di VTM con i concetti Occidentali sulla salute. Per una integrazione di successo, per prima cosa è importante tradurre le conoscenze di TM nella terminologia Occidentale per i discendenti degli immigrati (per es., di seconda o terza generazione) ed per i nativi Occidentali. A questo scopo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un compendio intitolato “WHO International Standard Terminologies on Traditional Medicine in the Western Pacific Region” che definisce 3259 termini comunemente utilizzati nella VTM, nella medicina tradizionale Cinese (TCM), nella medicina Giapponese Kampo, e nella medicina tradizionale Coreana. Il testo include le teorie di base, la diagnostica, le malattie, e le terapie associate con la TM e fornisce le parole Inglesi di 153 titoli di manoscritti dei testi classici della TM pubblicati in Cina, Vietnam, Giappone, e Corea. L’uso corretto di terminologie TM classiche è necessario per comunicare accuratamente la loro importanza scientifica, soprattutto ad un pubblico non familiare con le pratiche TM.
Poiché gli immigrati Vietnamiti possono essere riluttanti a parlare delle loro pratiche tradizionali con praticanti Occidentali, un questionario scritto è stato somministrato per determinare come le credenze degli immigrati di prima generazione influenzano le loro abitudini di cura della salute. Il questionario ha rivelato che i partecipanti hanno abbracciato sia la medicina tradizionale che quella Occidentale, in parte a causa della scarsezza di prodotti della TM convenienti. Inoltre, i risultati dello studio non hanno identificato nessuna pratica sanitaria pericolosa seguita dai partecipanti. E’ degno di nota che le loro credenze sono speculari a quelle di molti Americani sui prodotti ”naturali” e gli integratori alimentari per la prevenzione delle malattie piuttosto che come sostitutivi del trattamento medico Occidentale. I farmacisti dovrebbero inoltre notare che i pazienti Vietnamiti tendono ad evitare di ingerire allo stesso tempo medicine tradizionali ed Occidentali.
Le credenze sulla salute tra le comunità di immigrati Vietnamiti sono state evidenziate principalmente con interviste su malattie mentali, diabete, salute femminile, uso di sostanze, e malattie infettive. I pazienti Asiatici preferibilmente cercano cure sulla salute mentale dai loro erogatori di cure primarie ma è improbabile che le ricevano. Quindi, gli erogatori di cure primarie hanno bisogno di strategie di informazione culturale per rispondere a disturbi stigmatizzanti. In uno studio che si prefiggeva di migliorare le relazioni sulla comunicazione e la cura della salute tra i medici ed i pazienti Vietnamiti-Americani, 11 partecipanti Vietno-Americani hanno descritto le loro esperienze con la depressione con riguardo a: (1) stigma; (2) funzionamento sociale e ruolo della famiglia; (3) cure tradizionali e credenze sui medicamenti; e (4) lingua e cultura, suggerendo che i medici dovrebbero tagliare su misura il loro stile di intervista verso una crescente diversità nella popolazione. Gli stigma correlati ai disturbi mentali sono le principali barriere alla cura della salute, ma poco si sa sugli effetti di questi stigma sulle popolazioni Vietnamite o su come i processi di emigrazione ed acculturazione influenzano la loro visione tradizionale. Per rispondere a queste domande, sono stati condotti discussioni di gruppi focalizzati con Vietno-Americani in New Orleans, LA (USA), e con cittadini Vietnamiti a Bui Chu, Vietnam, che condividevano lo stesso substrato storico e culturale. I risultati hanno dimostrato differenze significative nella percezione dei disturbi mentali tra Vietno-Americani e cittadini Vietnamiti, mentre lo stigma correlato al disturbo mentale e mancanza di comprensione del disturbo mentale caratterizzava entrambi i gruppi.
Anche pazienti diabetici etnicamente diversi affrontano sfide significative nell’auto-gestione della malattia, sfide che vanno dalle aspettative culturali alle disuguaglianze nella cura della salute. Uno studio basato sulla fenomenologia ha analizzato il supporto all’auto-gestione fra tre gruppi di 28 pazienti diabetici Australiani etnicamente diversi: parlanti l’Arabo (n = 11), parlanti l’Inglese (n = 9), e parlanti il Vietnamita (n = 8). Due temi principali sono emersi a riguardo della scarsa qualità delle informazioni sull’auto-gestione e nelle sfide nel negoziare stili tradizionali di consultazione. In particolare, i partecipanti credevano di saperne di più a proposito dell’auto-gestione del diabete dei loro medici ma si sentivano incapaci di influire sulla consulenza o di comunicare il loro cambiamento dei bisogni nel supporto all’auto-gestione. Quindi, i bisogni di cura della salute di pazienti etnicamente diversi continuano ad essere marginalizzati.
A proposito della salute femminile, è stato investigato il comportamento sul Pap test tra le donne Vietno-Americane con una intervista basata sulla comunità di 265 donne, di età da 18 anni in su, in cinque città degli Stati Uniti: Houston (TX), Springfield (MA), Camden (NJ), Charlotte (NC), e Falls Church (VA). Il più importante predittore per fare il Pap test era avere l’assicurazione sulla salute, per cui gli interventi si dovrebbero focalizzare nel migliorare l’accesso finanziario a questo test tra le donne Vietno-Americane. I risultati suggeriscono anche che i programmi di comunicazione dovrebbero enfatizzare le pratiche di prevenzione e lavorare per cambiare gli orientamenti tradizionali e i pregiudizi correlati al Pap test tra le donne delle minoranze.
Quando sono stati investigati i comportamenti e le credenze sulla salute tra i consumatori etnici Vietnamiti di droghe endovenose in Australia, i partecipanti hanno frequentemente riportato tentativi di trattare l’overdose da eroina con la sottrazione di sangue (rut mau), una pratica derivata dalle credenze culturali sul ruolo e la funzione del sangue nel corpo e la sua relazione con malattia e salute. I partecipanti hanno disegnato una serie di credenze e modelli eziologici, particolarmente della TCM e VTM, per comprendere la loro salute. Quindi, gli immigranti Vietnamiti che vivono all’estero rappresentano un modello ideale per determinare come ottenere una integrazione ottimale tra VTM e medicina Occidentale.
Dentro il Vietnam: Istruzione e salute pubblica
L’integrazione tra la TM e la medicina Occidentale inizia spesso con programmi educativi per studenti o medici sponsorizzati localmente o internazionalmente. Per esempio, i programmi Vietnamiti di farmacia offrono vari gradi di programmi e specializzazioni in fornitura e gestione dei farmaci, sviluppo e produzione dei farmaci, farmacologia e farmacia clinica, TM e farmacologia, e controllo di qualità dei farmaci. Nonostante tutte queste possibilità, l’istruzione in farmacia in Vietnam rimane generalmente orientata al prodotto finale.
Come parte del programma di specializzazione degli studenti di medicina “ASIA-LINK”, la Comunità Europea ha sostenuto lo sviluppo e l’implementazione di un curriculum di tirocinio psicosomatico per medici in Cina, Vietnam e Laos. La cura della salute in questi paesi è caratterizzata dalla coesistenza della medicina tradizionale con quella Occidentale. Tuttavia, significativi cambiamenti sociali, economici, e culturali in questi paesi hanno portato ad aumentati problemi psicologici e psicosomatici, tra cui disordini senza un trattamento medico o psicologico adeguato. Per rispondere a queste limitazioni, sono stati formati centri regionali di tirocinio a Shangai (Cina), Ho Chi Minh City ed Hue (Vietnam), e Vientiane (Laos), ed adesso è disponibile un migliore tirocinio in medicina psicosomatica per medici specializzati. Per promuovere l’integrazione tra medicina tradizionale ed Occidentale, la trasferibilità di concetti Occidentali dovrebbe essere valutata localmente e successivamente adattata se necessario.
A proposito della percezione delle malattie infettive, sono state esplorate le abitudini sulla prevenzione, lo screening ed il trattamento dell’infezione da virus dell’epatite B nelle comunità Cinese, Coreana, e Vietnamita usando una valutazione qualitativa somministrata a 12 gruppi focus di adulti (n = 113). I partecipanti hanno riportato l’uso della CAM quando fallisce o è troppo cara la medicina Occidentale. I risultati hanno suggerito che la migliorata educazione sia sulla medicina Occidentale che sulla TM è necessaria perché i pazienti comprendano le malattie infettive. Nel 2008, sono stati raccolti dati da una intervista cross-sectional da 329 madri di bambini con età inferiore a 6 anni nella provincia di Khanh Hoa (Vietnam) per identificare la loro percezione sulla trasmissione ed il trattamento della polmonite. Un punto importante che è stato identificato è il bisogno di fornire maggiori informazioni sui sintomi ed il trattamento della polmonite dei bambini nelle comunità urbane e rurali del Vietnam.
La cultura tradizionale Vietnamita pone le donne in una posizione subordinata e spesso svantaggiata rispetto alla salute sessuale e la possibilità di prendere decisioni sui contraccettivi. Dati da 4632 donne sposate raccolti nel 2005 nella popolazione del Vietnam con l’AIDS Indicator Survey hanno rivelato le relazioni tra le caratteristiche socio-demografiche delle donne, l’auto-efficacia nell’attività sessuale e l’uso dei preservativi, e la consistenza nell’uso dei preservativi. La disponibilità dei preservativi per la prevenzione delle malattie dovrebbe continuare ad essere promossa, e le donne dovrebbero essere educate ed incoraggiate ad asserire il proprio bisogno di protezione contro l’infezione da HIV.
La depressione è una condizione psichiatrica comune che contribuisce significativamente al fardello di malattie globali. Una rassegna narrativa è stata condotta per misurare i fattori che influenzano lo screening della depressione, la diagnosi, ed il trattamento nella popolazione Vietnamita. Le scoperte indicano l’importanza di considerare i sintomi somatici durante gli screening per la depressione e di usare strumenti di screening dimensionale culturalmente adattati. I pazienti Vietnamiti dimostravano una tendenza a cercare terapie basate sulla VTM e sulla meditazione nell’affrontare lo stress emotivo.
A proposito dell’uso di alcool in Vietnam, quattro prodotti alcolici fatti in casa (prodotti artigianalmente e non registrati) e sette prodotti commerciali (prodotti industrialmente e tassati) del Vietnam sono stati analizzati chimicamente per sostanze tossicologicamente rilevanti. Un campione fatto in casa, usato comunemente nella TCM, consisteva di serpenti e scorpioni in salamoia e conteneva il 77% (v/v) di alcool. Tuttavia, non esistono sufficienti evidenze per concludere che la qualità dell’alcool, oltre agli effetti dell’etanolo, possano fortemente influenzare la salute in Vietnam.
La salute e la sicurezza nel posto di lavoro sfida ulteriormente la TM e la medicina Occidentale in Vietnam. Uno studio recente indica che il Participatory Action-Oriented Training Program, focalizzato a migliorare la salute e la sicurezza dei posti di lavoro, produce migliori risultati nelle imprese di medie e piccole dimensioni in Vietnam rispetto al metodo tradizionale Vietnamita. Inoltre, mantenere le pratiche tradizionali integrandole con affermati concetti Occidentali di educazione alla salute a molteplici livelli può promuovere un miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro in Vietnam con lo scopo di importare pratiche mediche Occidentali. Infine, il trapianto d’organo in Vietnam non è frequente in quanto poche persone donano i propri organi o quelli dei propri parenti dopo la morte in accordo alla credenza tradizionale Vietnamita che “come un uomo vive, così deve morire”. Quindi, sono necessarie ulteriori misure per sviluppare la pratica del trapianto d’organi in Vietnam, nonostante le credenze tradizionali scoraggino tali pratiche mediche Occidentali.
La medicina vegetale e la sua validazione biologica
La tabella I fornisce un riassunto di piante medicinali, la loro utilizzazione nella TM, ed i loro potenziali futuri usi terapeutici. L’erbologia è una pratica centrale della VTM e, insieme all’agopuntura, è il metodo VTM usato più frequentemente. Quindi, validare l’efficacia delle piante medicinali usando metodi biotecnologici è importante. Molti farmaci vegetali della VTM vengono direttamente dalle tradizioni etnofarmacologiche di varie minoranze etniche del Vietnam. Per determinare l’uso appropriato dei farmaci vegetali, devono essere messe a punto delle strategie per identificare nuove piante medicinali e determinare i metodi più efficaci per isolare i loro composti attivi. Se un programma di scoperta di farmaci naturali si debba basare su piante selvagge raccolte “casualmente” dall’ambiente o se ci si dovrebbe concentrare su piante raccolte in base al loro uso potenziale nella TM è tuttora dibattuto. Uno studio ha affrontato questo problema esplorando se piante con usi etnomedici in Vietnam e Laos hanno un tasso di successo più elevato nei saggi biologici rispetto a piante raccolte da un parco nazionale in Vietnam per massimizzare la diversità tassonomica. Le piante con usi etnomedici hanno mostrato un tasso più alto di attività negli screening di scoperta dei farmaci.
Dopo l’identificazione delle piante medicinali (o di altri farmaci e pratiche non vegetali), deve essere validata la loro efficacia da saggi rigorosi. A questo scopo, l’uso di metodi biologici Occidentali di validazione scientifica è critica. Per isolare i composti attivi, i metodi devono essere standardizzati per ciascun campione vegetale. Per esempio, la high-performance liquid chromatography è stata usata per quantificare simultaneamente cinque principali costituenti nei fusti delle piante di Dracaena resinifera dalla Cina e Vietnam e dalle piante correlate usate nelle preparazioni della TCM.
Da una prospettiva clinica, la VTM è largamente non basata sulle evidenze, ma i dati di ricerca subclinica dei passati decenni supportano l’uso tradizionale di molti farmaci vegetali della VTM. Tuttavia, è necessario acquisire conoscenze sulle possibili reazioni avverse e sulle interazioni erba-farmaco per un uso sicuro di questi materiali. Nonostante il governo Vietnamita supporti l’ulteriore sviluppo scientifico della VTM e la sua integrazione con la medicina Occidentale, la TM spesso compete con pratiche basate sull’evidenza in alcune aree geografiche. Nel nord Vietnam, tuttavia, gli operatori della cure primarie della salute possono talvolta traslare le conoscenze Occidentali nella pratica. In aggiunta, il sistema Vietnamita di cura della salute cerca di promuovere la validazione scientifica delle terapie VTM quando ciò è possibile.
Medicine vegetali multi-malattia. Stephania rotunda Lour. (Menispermacee) è un’importante pianta TM che cresce nel sud-est Asiatico. Il suo fusto, le foglie ed i tuberi sono usati nella medicina popolare Cambogiana, Laotiana, Indiana, e Vietnamita per trattare varie condizioni tra cui l’asma, il mal di testa, la febbre, e la diarrea. E’ degno di nota che le investigazioni farmacologiche abbiano validato molti usi popolari della S. rotunda, portando al suo potenziale utilizzo in altre applicazioni, come la ricerca sulla malaria e sul cancro.
Eryngium foetidum L. è un’erba biannuale coltivata in India, Vietnam, e Australia ed usata estensivamente come pianta medicinale in molte regioni tropicali. E. foetidum possiede un ampio spettro di usi etnomedici, tra cui il trattamento del bruciore, mal di orecchie, febbre, ipertensione, costipazione, epilessia, asma, mal di stomaco, complicazioni dell’infertilità, morso di serpente, diarrea, e malaria. Un componente significativo dell’olio essenziale della pianta è E-2-dodecenal (“eringeale”), una frazione di cui è soggetto di domanda per un brevetto USA per la sua efficacia contro le parassitosi da trypanosoma, nematodi e funghi, e le infezioni batteriche nell’uomo ed in altri animali.
Paederia foetida, cresce principalmente in Cina, Bangladesh, India, e Mauritius, è usata nella medicina popolare per il trattamento di infiammazione e diarrea. La specie correlata P. scadens è usata anche nei rimedi popolari in Sud Cina, Vietnam, India, e Giappone per trattare il dolore articolare, ittero, dissenteria, e dispepsia. Studi sui loro usi in TM e sulla loro fitochimica, farmacologia, tossicologia, e le applicazioni cliniche suggeriscono che queste due specie possiedono proprietà anti-dolorifiche, anti-infiammatorie, anti-diarroiche, anti-tussive, e anti-tumorali.
Pseuderanthemum palatiferum (Nees) Radlk (Acantaceae) è stato scoperto nel nord Vietnam e successivamente usato in tutto il paese nella VTM. Le foglie di questa pianta sono usate per trattare varie malattie, tra cui ipertensione, diarrea, artrite, emorroidi, mal di stomaco, tumori, colite, danni cicatriziali, costipazione, raffreddore, cancro del colon, nefrite, e diabete. Il trattamento di ratti normali e con diabete indotto da streptozocina con un estratto etanolico all’80% delle foglie di P. palatiferum ha mostrato un effetto benefico in ratti iperglicemici e ha prevenuto alcune complicazioni del diabete. Inoltre, le lignine, betuline e lupeoli isolati dalle radici della pianta, mostrano attività citotossiche ed antimicrobiche. In aggiunta, specificatamente, i macrofagi RAW264.7 trattati con P. palatiferum hanno mostrato un diminuito stress ossidativo ed hanno ridotto i livelli delle proteine iNOS e COX-2, suggerendo che la pianta possieda forti proprietà anti-ossidanti ed anti-infiammatorie.
Molti microbi patogeni dell’uomo sono indigeni del Vietnam, rendendo il suo ambiente ottimale per identificare piante con una nuova attività anti-microbica. Un esempio coinvolge una variante genetica del virus dell’influenza H5N1 (sottoclasse 2.3.2.1) che è stato trovato in Vietnam ed in Laos, ma è stato identificato per la prima volta in Bulgaria. Sono stati identificati molti casi di infezioni umane con questo virus. In aggiunta, il ceppo di Plasmodium falciparum Vietnam Smith/RE resistente alla clorochina, agente causativo della malaria, è stato utilizzato per analizzare la flora della regione del lago Vittoria per attività antimicrobica. Sono state saggiate per l’attività anti-malarica 54 estratti organici unici da sette famiglie di piante contro ceppi sensibili [Sierra Leone (D-6)] e resistenti [Vietnam (W-2)] alla clorochina.
Medicine vegetali anti-infiammatorie ed antiossidanti. L’uso tradizionale delle foglie e dei rizomi di loto (Nelumbo nucifera) come rimedio anti-infiammatorio ed antiossidante si basa sui suoi componenti fenolici. E’ stata sviluppata una procedura ottimale di separazione per analizzare diversi campioni di N. nucifera raccolti in Vietnam, ciascuno dei quali mostrava significative differenze qualitative e quantitative in bioattività in base alla loro area di coltivazione ed alla stagione di crescita. I flavonoidi più potenti includono la quercetina 3-glucoside (isoquercetina), la quercetina-3-O-β-glucuronide, nelumboside, e quercetina 3-galattoside (iperoside).
Le piante edibili che crescono in Vietnam sono interessanti per i chimici del cibo come sorgenti ideali di composti chimici medicinali naturali. Gli estratti metanolici di tre piante edibili che crescono in Vietnam, Tram, Voi, e Gac, investigate usando un saggio al 2,2-difenilpicrilidrazile hanno mostrato attività antiossidanti ed anti-infiammatorie. Insieme al contenuto fenolico totale, questi estratti potrebbero essere integratori per migliorare la salute umana.
Alcune specie di Mallotus sono sorgenti frequenti di composti della TM in Vietnam e Cina, e molte di esse esibiscono attività antiossidanti e citotossiche. E’ stato sviluppato un metodo per identificare composti derivati da Mallotus responsabili dell’attività antiossidante della pianta.
Medicine anti-cancro. Molti rimedi popolari della VTM hanno dimostrato attività anti-cancro in studi controllati. Gli estratti di foglia di Crinum latifolium L. sono tradizionalmente usati in Vietnam ed ora anche globalmente per il trattamento del cancro della prostata. Specificamente, gli estratti di C. latifolium e la sua frazione alcaloide inibiscono la proliferazione di cellule di linfoma e contribuiscono al recupero della funzione immune. La pianta Wedelia biflora è stata anche usata nella TM Indiana e Vietnamita per trattare varie condizioni, e i dati suggeriscono che alcuni composti isolati dalla W. Biflora sono efficaci contro alcuni cancri. Un’altra erba tradizionale Vietnamita, Zanthoxylum avicennae, inibisce la proliferazione di cellule di carcinoma epatocellulare umano HA22T attraverso l’attivazione di PP2A.
Composti cardiovascolari. L’Ostolo è una cumarina estratta da Cnidium monnieri (L.) Cusson, una pianta medicinale ampiamente usata nella TM Vietnamita e Cinese come agente vasodilatante ed antiipertensivo. I dati indicano che l’ostolo è un antagonista del canali Ca(V) 1.2 vascolari che stabilizzano il canale nel suo stato inattivato. Questo meccanismo può essere responsabile per la ridotta pressione sanguigna sistolica indotta dall’ostolo in animali ipertesi, e lo identifica come un candidato di prima linea nella ricerca di nuovi agenti anti-ipertensivi.
Medicine anti-diabetiche. Nonostante la prevalenza del diabete di tipo 2 nei paesi in via di sviluppo sia in aumento, diverse piante sono usate per trattare questa malattia in Vietnam. Uno studio in cui otto erbe della VTM sono state saggiate per gli effetti ipoglicemici ha trovato che gli estratti di Gynostemma pentaphyllium (GP) Makino (Cucurbitaceae), Anemarrhena asphodeloides Bunge (Liliaceae), e Angipteris evecta Forst. Hoffn. (Marattiaceae) hanno ridotto il glucosio sanguigno ed inibito l’aumento di glucosio sanguigno dopo somministrazione di glucosio in topi sani. Il te dell’erba tradizionale Vietnamita GP (Giao co lam) ha anche migliorato la sensibilità all’insulina in diabetici di tipo 2 non trattati farmacologicamente e, insieme alla sulfanilurea, era un trattamento alternativo per il diabete di tipo 2 in 25 pazienti non trattati farmacologicamente. Un altro studio ha esplorato l’effetto anti-diabetico della GP in 24 pazienti diabetici di tipo 2 non trattati farmacologicamente ed ha trovato che GP induceva un immediato miglioramento della glicemia e della sensibilità all’insulina. Inoltre, il te di GP può manifestare attività inibitoria per protein tirosin fosfatasi 1B, suggerendo un possibile meccanismo per la sua attività anti-diabetica.
Effetti avversi. Un’attenzione specifica deve essere indirizzata alla sicurezza dei farmaci vegetali per minimizzare i loro effetti avversi. Due esempi rilevanti sono Aconitum (Ranunculaceae) e Tinospora crispa (Menispermaceae). Diverse erbe Aconitum sono popolari per il trattamento della febbre reumatica, dolore articolare, ed alcuni disordini endocrini nella medicina Indiana, Vietnamita, Coreana, Giapponese, Tibetana, e Cinese. Sfortunatamente, le erbe hanno uno stretto intervallo terapeutico, anche se la loro tossicità potrebbe essere ridotta. Sono stati anche descritti gli effetti tossici delle specie Tinospora, spesso usate nella medicina dell’Asia del sud. Per esempio, è stato riportato un caso di epatite acuta associata all’uso giornaliero per lungo tempo di dosi elevate di T. crispa in un maschio di 49 anni nel Vietnam con dolore cronico della bassa schiena, il chè ulteriormente mette in luce i rischi potenziali di alcuni rimedi vegetali tradizionali.
Utilizzazione e validazione dell’Artocarpus tonkinensis
Tonkinensis A. Chev. ex Gagnep (Moraceae) (Figura 2) è un albero che si trova nel Vietnam del nord usato nella VTM dalla minoranza etnica dei Hmong per trattare artrite e mal di schiena. Nella medicina popolare del Laos, questo albero del pane è usato nel trattamento della teniasi che risulta dall’infezione con il verme nano a nastro Hymenolepis nana. Quest’uso è stato validato quando una estrazione etanolica dall’albero ha dimostrato attività anti-parassitaria in topi sperimentalmente infettati con H. nana. Un altro studio recente che ha investigato l’uso dell’A. tonkinensis per il trattamento dell’artrite grazie ad un frazionamento guidato dall’attività ha trovato che un estratto n-butanolico dalle foglie dell’albero ha portato all’isolamento dei glicosidi auronolici maesopsin 4-O-glucoside e alphitonin-4-O-glucoside. Entrambi i composti hanno dimostrato attività immunosoppressiva in un test di stimolazione linfocitaria. L’estratto etilacetato di questa pianta è stato anche saggiato per le sue proprietà anti-infiammatorie; l’iniezione intraperitoneale dell’estratto di A. tonkinensis ha diminuito sia l’incidenza che la severità dell’artrite ed ne ha ritardato l’insorgenza in ratti con artrite indotta da collagene. In vitro, un estratto ha indotto apoptosi in colture di cellule linfonodali, ha inibito la proliferazione di cellule T indotta da mitogeni, ed ha indotto apoptosi di linfociti linfonodali attivati. In aggiunta, quattro componenti attivi individuali isolati dall’A. tonkinensis hanno effetti anti-infiammatori, che correlano con l’inibizione della proliferazione indotta da mitogeni delle cellule T. Questi estratti hanno anche inibito la produzione di citochine, come il tumor necrosis factor-α e l’interferone-ϒ, in cellule T stimolate con mitogeni. Gli autori hanno postulato che la soppressione della proliferazione delle cellule T e della produzione di citochine da parte dei flavonoidi dell’A. tonkinensis contribuisca alla ridotta gravità dell’artrite indotta sperimentalmente.
I composti dell’A. tonkinensis sono stati saggiati anche per la loro attività anti-tumorale, rivelando che la maesopsin 4-O-β-D-glucoside (TAT-2) ha effetti antiproliferativi su cellule di leucemia mieloide acuta e modula l’espressione di 19 geni, tra cui l’emeossigenasi-1 (HMOX-1), la sulphiredoxin 1 homolog (SRXN1), e breast carcinoma amplified sequence 3 (BCAS3). TAT-2 ha anche effetto anti-tumorale in vivo. Altri composti isolati dalle radici dell’A. tonkinensis, come cyclocommunol, isocyclomulberrin, cudraflavone C, e morusin mostrano anche citotossicità contro le linee cellulari di carcinoma epatocellulare (SMMC-7721) e di carcinoma gastrico (BGC-823 e SGC-7901). Quindi, il successo nell’uso di A. tonkinensis dimostra che la TM può mantenere la sua identità etnoculturale capitalizzandola tramite approcci scientifici Occidentali (per es., isolamento chimico di composti attivi e la loro validazione biologica) per accertare la propria efficacia e sicurezza.
TM non vegetale in Vietnam
Cute di rana. Lo studio delle relazioni tra uomo ed animali nel loro ambiente ha portato a numerose applicazioni di prodotti derivati da animali in medicina. La cute di rana, per esempio, è usata nella TM Vietnamita e sud Americana come condimento biologico per favorire la cicatrizzazione. Uno studio sui topi ha mostrato che le secrezioni della cute di rana della Rana ridibunda promuove efficacemente la riparazione delle ferite, dimostrando il proprio potenziale per l’applicazione clinica nella cura delle ferite.
Lombrichi. I lombrichi hanno fornito alle culture antiche una sorgente sia di cibo che di cure medicinali. Un rinnovato interesse nei loro usi terapeutici in Ayurveda, TCM, e pratiche mediche in Giappone, Vietnam e Corea è cresciuto casualmente dall’analisi estesa del sistema immune dei vermi, pieno di leucociti e prodotti umorali che svolgono effetti benefici credibili sulla salute. I vermi non costano molto, non sono controversi eticamente, e solo raramente sono vettori di malattia ma non sono nocivi ed i loro numerosi benefici ecologici, ambientali, e biomedici sono stati riconosciuti. Per esempio, studi istopatologici hanno rivelato che la crema di lombrichi è più efficace della ranitidina nella prevenzione della formazione di lesioni gastriche, suggerendo il suo potenziale come agente anti-ulcera.
Conclusioni: La politica sanitaria in Vietnam si focalizza sull’integrazione tra medicina Occidentale e VTM, una cornice promettente per il Vietnam e gli altri paesi sviluppati. I concetti, le pratiche, ed i farmaci sanitari tradizionali devono raggiungere gli standard di validazione dei paesi Occidentali perché l’integrazione abbia successo.
In questa rassegna, abbiamo riassunto scoperte da studi recenti in cui i farmaci validati derivati dalle culture Vietnamite tradizionali, che cambiano continuamente a causa della loro interazione con concetti e pratiche sanitarie Occidentali. Abbiamo per prima cosa valutato gli immigrati nei paesi Occidentali, che rappresentano una interessante popolazione sperimentale, ed abbiamo trovato una persistenza della VTM mischiata con nuove pratiche sanitarie acquisite in Occidente. Poi abbiamo discusso l’istruzione sanitaria disseminata a diversi livelli (cittadini, studenti medici, e dottori praticanti) all’interno del Vietnam, che ha mostrato come la medicina Orientale ed Occidentale interagiscono ulteriormente e possono migliorare la salute della popolazione generale.
All’interno di questa quadro, abbiamo analizzato il contributo della VTM nello stabilire standard medici migliori attraverso la validazione biologica di rimedi derivati dall’etnomedicina. Il nostro esempio paradigmatico descrive l’A. tonkinensis, i cui estratti dalle foglie sono usati per trattare l’artrite ed il mal di schiena dalla minoranza etnica dei Hmong neri, che vivono nelle montagne del nord Vietnam vicino alla Cina. Il rimedio è stato portato all’attenzione dell’Accademia Vietnamita di Scienze e Tecnologia, che ha isolato i composti attivi della pianta che sono stati più tardi validati in collaborazione con il nostro gruppo di ricerca in Italia. La storia dell’A. tonkinensis si concluderà quando studi pre-clinici e studi clinici consentiranno l’approvazione del farmaco per un uso generale. Quindi, la validazione biologica di medicine tradizionali, particolarmente la caratterizzazione dei loro composti attivi, porteranno sperabilmente allo sviluppo di nuovi farmaci, riveleranno nuovi bersagli farmacologici, e sveleranno meccanismi patogenetici di varie malattie. Inoltre, poiché molte terapie TM sono state usate per lungo tempo, i composti ideali sono già stati selezionati in base alla loro efficacia ed al loro basso profilo tossicologico e potrebbero essere usate nella medicina Occidentale dopo una validazione appropriata. Le scoperte in questa rassegna indicano che l’integrazione di successo della medicina Occidentale ed Orientale può migliorare la percezione della salute pubblica e dei trattamenti medici disponibili nelle culture di tutto il mondo.
(Tratto da Adorisio S., Fierabracci A., Rossetto A., Muscari I., Nardicchi V., Liberati AM., Riccardi C., Sung TV., Thuy TT., Delfino DV. “Integration of traditional and western medicine in Vietnamesen populations: a review of health perceptions and therapies”, Nat Prod Commun, vol. 11, No. 9, 1409-1416, 2016)