Aspettando Godot

“…ESTRAGONE (si dirige verso Lucky, si ferma davanti a lui) Signore…scusi signore…

Lucky non reagisce.  Pozzo fa schioccare la frusta.  Lucky alza il capo.

POZZO  Dice a te, porco.  Rispondi.  (a Estragone) Parli pure.

ESTRAGONE  Scusi signore, mica le servono quegli ossi?

Lucky guarda a lungo Estragone.

POZZO  (deliziato)  Signore! (Lucky abbassa la testa).  Rispondi! Li vuoi o non li vuoi, quegli ossi? (Silenzio di Lucly.  A Estragone) Li prenda pure.  (Estragone si getta sugli ossi, li raccoglie e comincia a rosicchiarli).  Eppure è strano.  E’ la prima volta che mi rifiuta un osso.  (Guarda Lucky con inquietudine) Voglio sperare che non mi farà lo scherzo di ammalarsi.  (Riprende a fumare).

VLADIMIRO (esplodendo)  E’ una vergogna!

Silenzio.  Estragone, stupefatto, smette di rosicchiare, guarda volta a volta Vladimiro e Pozzo.  Pozzo calmissimo, Vladimiro sempre più a disagio.

POZZO (a Vladimiro) Lei vuol forse alludere a qualcosa di particolare?

VLADIMIRO (risoluto e balbettando) Trattare un uomo (gesto verso Lucky) a quel modo… è una cosa, io dico…un essere umano…no…è una vergogna!

ESTRAGONE (che non vuole essere da meno) Uno scandalo! (si rimette a rosicchiare).

POZZO  Siete severi.  (A Vladimiro) Non vorrei essere indiscreto, ma lei, scusi, che età ha? (Pausa).  Sessanta?…Settanta?…(A Estragone) Che età può avere, secondo lei?

ESTRAGONE  Glielo chieda….”

(Tratto da Samuel Beckett “Aspettando Godot”, Einaudi Collezione di Teatro 57, 1956)

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