“…La teoria metafisica della società che emerge in Bonald ha il suo fulcro in una teoria del linguaggio come punto di partenza della filosofia.
Per Bonald – e qui Spaemann individua il nucleo centrale del suo tradizionalismo – la filosofia non può iniziare con se stessa nella misura in cui “la filosofia è mediata già dalla realtà della lingua, senza la quale il pensiero e dunque anche il dubbio non esisterebbero”…”
(Tratto da Leonardo Allodi, “Ermeneutica del moderno e tradizione nel pensiero di Robert Spaemann”, Studi Perugini, Volume 1 gennaio-giugno 1996)